Accordi Internazionali

Il TTIP è un acronimo che significa “Trattato Transatlantico per il commercio e gli investimenti” .

Tale trattato che riguarda gli Stati Uniti e l’Unione Europea tende a eliminare tutte le barriere e i vincoli che possono, in qualunque modo, interferire con il libero scambio delle merci e relativi profitti.   Quando nel 2013 trapelò la notizia di accordi segretissimi in via di definizione fra la Commissione Europea e l’equivalente Statunitense, accordi che avrebbero comportato la totale uniformità delle norme relative a: sicurezza alimentare, tutela dell’ambiente e della salute, diritti del lavoro, beni comuni e servizi pubblici , le associazioni ambientaliste e a tutela dei consumatori, le imprese che trattano prodotti alimentari di origine controllata ,  i sindacati di tutti i paesi Europei  e moltissime associazioni della società civile chiesero a gran voce di conoscere i termini del trattato e di poter dire la loro.

Per questo fu iniziata una raccolta di firme che in tutta Europa coinvolse  tre milioni di persone. 

La consegna di un numero così grande di firme portò il Parlamento Europeo a dare qualche maggiore informazione sullo stato delle trattative.

Ma queste informazioni, veicolate da alcuni parlamentari europei sensibili al problema (che però hanno accesso ai documenti solo per brevissimo tempo e senza poterli copiare) crearono ulteriore allarme.  Infatti  il rischio  più grave, soprattutto per paesi come l’Italia che ha una legislatura molto rigorosa sulla sicurezza alimentare,  è quello di vedere adottate le norme di controllo statunitensi.  

Esse prevedono che qualunque prodotto possa essere commercializzato se non è provato che è dannoso.

Ciò ribalta la normativa Europea che  invece  attua il principio di precauzione e cioè:  nessun prodotto può essere venduto se non si accerta prima la sua salubrità.

Di conseguenza, per non fornire una concorrenza sleale  verso i prodotti americani non si potrebbe più impedire l’importazione di prodotti statunitensi contenenti OGM, di animali allevati con ormoni, di polli trattati con la varichina,  ecc  

Inoltre solo pochissimi prodotti vedrebbero riconosciuta  l’indicazione dell’origine controllata per esempio italiana con grave danno per le migliaia di prodotti Made in Italy.

Tutti i servizi pubblici e beni comuni, dall’acqua all’energia, ma anche alla salute diventerebbero prodotti di mercato e quindi soggetti alla concorrenza. 

Data l’enorme superiorità economica delle multinazionali americane che attuano una produzione intensiva con pochissimi vincoli e quindi a costi molto più bassi  si avrebbe un’invasione di prodotti  scadenti , ma più economici con gravi danni oltre che alla nostra salute anche alla nostra già fragile economia e  conseguente perdita di posti di lavoro.

Per tutelarsi ulteriormente gli Stati Uniti pretendono l’istituzione di tribunali di arbitrato privati,  i cosiddetti ISDS, per la soluzione di controversie fra stati e investitori.

Cioè se una multinazionale considera danneggiati i suoi profitti dalle norme approvate da uno stato (per esempio a tutela dell’ambiente o che migliorano le condizioni di lavoro) può  citare  quello stato per danni facendo decidere sulla  controversia gruppi di tecnici e avvocati scelti fra una rosa di esperti e quindi soggetti a condizionamenti e pressioni da parte dei più forti.

Laddove questo strumento è stato già utilizzato gli stati tirati in causa hanno subito condanne pesantissime come, ad  esempio,  nel caso della causa fra la multinazionale del tabacco Philip Morris e  l’Uruguay.

Di conseguenza anche la sovranità nazionale dei singoli stati verrebbe gravemente compromessa perché per non incorrere in problemi giudiziari gli stati cercherebbero di non contrastare gli interessi delle multinazionali.

Per bloccare questo progetto si sono formati comitati STOP TTIP in tutti i paesi europei che hanno attuato diverse iniziative e sensibilizzato le comunità locali sul problema.

Attualmente ci troviamo ad una svolta perché il presidente Obama vuole chiudere l’accordo prima del suo semestre bianco che inizierà a giugno. Dobbiamo assolutamente impedirlo. Quindi è stata organizzata una manifestazione nazionale a Roma il 7 maggio.

Il comitato di Milano organizzerà dei pullman.

Chiunque voglia partecipare può prenotare un posto via mail scivendo a : stopttipmilano@gmail.com

Per avere informazioni aggiornate sullo stato della trattativa USA-UE questo è il sito : http://stop-ttip-italia.net/